7 cose da sapere prima di acquistare una nuova impastatrice edilizia
Impastatrice edilizia: Che sia a motore o a scoppio, trainabile o meno ecco alcuni consigli da tenere in mente nel momento della scelta dell’acquisto di una nuova betoniera.
Preparati al meglio per il tuo nuovo cantiere.
Scopriamo prima la definizione di macchina impastatrice per l’edilizia.
Può essere per calcestruzzo e malta. Ce ne sono di diverse tipologie: fisse o mobili su ruote o montate su autocarro. Può avere un canale ribaltabile per lo scarico oppure un tamburo. Il carico può essere realizzato manualmente oppure tramite benne o tramogge fisse.
Ed ecco la lista delle 7 cose da sapere prima dell’acquisto di una nuova impastatrice
- Definire il volume di impasto correttamente
- Saper quantificare il numero di sacchi necessario per ogni impasto
- Perché scegliere una betoniera elettrica
- Perché scegliere una betoniera con motore a scoppio
- Conoscere gli elementi della struttura
- Tipo e numero di carriole adatte
- Definire il tipo di cantiere
Definire il volume di impasto correttamente
Ricorda che la capacità del volume d’ impasto di una betoniera corrisponde all’incirca all’ 80% del volume totale del bicchiere. Quindi attenzione a non confondere i termini volume del bicchiere e volume dell’impasto.
Poniamo l’esempio di un bicchiere da 150 litri, con esso riusciremo a produrre 120 litri circa di calcestruzzo che corrispondono a due carriole per ogni impasto.
Saper quantificare il numero di sacchi necessario per ogni impasto
Considerando che il cemento normalmente è disponibile in sacchi da 35 kg, ragioniamo sul numero di sacchi da 35 kg necessari per ogni impasto.
Le impastatrici per l’edilizia con un volume di impasto di 110 litri utilizzano 1/2 sacco di cemento per ogni impasto, quelle con un volume compreso tra 140 litri e 180 litri 1 sacco per ciascun impasto.
Perché scegliere una impastatrice edilizia elettrica
Rispetto ad una betoniera a scoppio (termica) è meno costosa e richiede meno manutenzione. Per accenderla ti basta una presa di corrente, anziché utilizzare olio e benzina. Non risente della temperatura esterna in fase di accensione. In commercio la tipologia più diffusa è quella monofase 220 V (da 500 a 1500). Le più potenti sono trifase 380 V.
Per i piccoli lavori da interno esistono delle mini betoniere elettriche che garantiscono un agile trasporto.
Perché scegliere una betoniera con motore a scoppio
È più potente e più robusta rispetto ad una betoniera elettrica, è autonoma e non necessita di una presa di corrente. Permette la preparazione di impasti più voluminosi. Solitamente ha delle ruote gonfiabili che permettono un trasporto agile senza l’utilizzo di un rimorchio.
Conoscere gli elementi della struttura dell’impastatrice edilizia
Questi sono gli elementi fondamentali della tua impastatrice edilizia, ricordati di verificare per ogni componente le caratteristiche specifiche.
- Trasmissione ad ingranaggi o a cinghia
- Miscelatrici
- Telaio
- Volante
- Bicchiere
Tipo e numero di carriole adatte
Le carriole hanno generalmente una portata pari a un volume che va da 90 a 100 litri.
Ricorda che questo strumento deve entrare in completa sintonia con la tua impastatrice. Ricorda sempre di scegliere delle carriole che possano essere posizionate sotto la vasca in posizione bassa.
Definire il tipo di cantiere
Ecco alcune linee guida per il definire il tuo cantiere.
- piccolo cantiere: esempio un muretto o una parete di pochi metri, una gettata o un massetto di 10-15 m².
- cantiere di medie dimensioni: esempio una dependance o un garage o un’altra piccola costruzione, una gettata di oltre 10–15 m².
- cantiere di grosse dimensioni: esempio la costruzione di un edificio a partire da 20 m² in pianta.
- cantiere professionale: esempio la costruzione di una casa.
In sintesi per effettuare un buon acquisto tieni a mente tutti questi punti per chiarire le prestazioni che cerchi così potrai svolgere al meglio il tuo lavoro.